Mutui e Fondo Casa
14.10.2015 12:00
Il Fondo per la Casa consente alle giovani coppie di ottenere un mutuo a condizioni agevolate, anche se non in possesso delle garanzie richieste dagli istituti di credito.
Una delle categorie più colpite dalla crisi e dalla disoccupazione è proprio quella dei giovani. Per aiutarli a realizzare i loro desideri, dall’acquisto della prima casa alla formazione, il Governo Monti ha predisposto, nell’ambito del progetto “Diritto al Futuro”, una serie di azioni volte a facilitare l’accesso al credito. Fra queste rientra il Fondo per la Casa, che consente alle coppie al di sotto dei 35 anni e con un reddito sufficiente, seppur precario, di ottenere dalle banche un mutuo casa, anche se non in possesso delle garanzie solitamente richieste dagli istituti di credito.
Il Fondo per la Casa ammonta a 50 milioni di euro e offre finanziamenti bancari alle giovani coppie coniugate (con o senza figli) nonché ai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori. Oltre a questo requisito, entrambi i richiedenti devono avere un’età inferiore a 35 anni, un reddito ISEE complessivo non superiore a 35 mila euro (non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato) e non essere proprietari di altri immobili a uso abitativo.
Anche l’immobile per il quale s’intende richiedere il mutuo è soggetto a una serie di requisiti: in particolare, deve essere adibito come abitazione; non deve rientrare nelle categorie catastali A1 cioè abitazioni signorili A8 ville e A9 castelli, palazzi; non deve avere una superficie abitabile di oltre 90 metri quadrati; non deve rientrare nelle caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969.
Come si legge nelle linee guida del Fondo, lo Stato si fa garante del finanziamento, coprendo il 50% della quota capitale, nei limiti dei mutui concedibili, degli oneri determinati e degli eventuali interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale in vigore alla data di erogazione e comunque per un ammontare fino a 75 mila euro. Dal canto loro le banche avranno come unica garanzia soltanto l’ipoteca sull’immobile per il quale è stato richiesto il mutuo.
Per quanto riguarda, infine, le condizioni e il tasso del mutuo bisogna far riferimento all’istituto di credito erogante (i parametri devono comunque essere conformi all’accordo stipulato tra il Dipartimento della Gioventù e l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana). Indipendentemente da dove viene richiesto, è bene sapere che il Fondo non può essere concesso per un valore superiore a 200 mila euro.